Un libro per capire la “polveriera” del Mediterraneo

Il medio oriente è tanto importante quanto a volte indecifrabile. I tasselli di questo variegato mosaico regionale spesso sono difficili da comporre e da analizzare. E questo crea, tra le altre cose, difficoltà tra le persone nel seguire e nel mettere assieme idee e pensieri su cosa accade a pochi passi da casa nostra.

Il libro “Polveriera Mediterraneo”, curato dalla docente Michela Mercuri e dal docente Alberto Gasparetto, ha come obiettivo proprio quello di ricostruire, tessera pe tessera, i vari fatti e i vari recenti episodi che hanno contrassegnato la sponda opposta del Mediterraneo e l’intero quadro mediorientale.

Il testo, edito da FrancoAngeli, è un rapido quanto scorrevole e conciso susseguirsi di ricostruzioni non solo attuali ma anche storiche delle vicende mediorientali. Paese per Paese, guerra per guerra, protagonista dopo protagonista, gli autori assieme ai collaboratori Claudio Bertolotti, Giuseppe Acconcia, Jessica Pulsone, Mauro Primavera, Sara Senno e Caterina Roggero hanno spiegato ai lettori l’intricato e delicato intreccio di tutti i fatti mediorientali più recenti e, soprattutto, di tutte le varie implicazioni e conseguenze riguardanti il nostro lato del Mediterraneo.

Dall’immigrazione alla sicurezza, dall’economia fino alle sfide energetiche, ogni movimento in medio oriente ha dirette contraccolpi in Italia e in Europa. Forse è proprio per questo che gli autori hanno cercato, dall’inizio alla fine del libro, di rintracciare ogni singolo dettaglio vitale per ricostruire fatti e storie importanti.

Si parte dall’Afghanistan, Paese sotto i riflettori da almeno venti anni dopo gli attentati dell’11 settembre e che nel 2021 è tornato a far parlare di sé per via del ritorno dei talebani a Kabul. La proclamazione del nuovo emirato, a distanza di 20 anni dalla caduta del primo a opera dell’Alleanza del Nord aiutata dagli Stati Uniti, ha rappresentato uno degli eventi potenzialmente più incisivi a livello internazionale nell’era post Covid.

Il viaggio tra i tasselli del medio oriente prosegue poi in Iran, dove da quasi un anno sono in corso manifestazioni contro la teocrazia sciita e dove la tenuta della stessa rappresenta un enigma importante per la stabilità dell’intera regione. Teheran di recente ha concluso un accordo con l’Arabia Saudita, oramai ex storico rivale nella regione: i rappresentanti dei due Paesi si sono stretti la mano su input della Cina, circostanza importante nell’economia degli equilibri politici internazionali. Anche la dinastia saudita viene analizzata attentamente, per via del suo crescente protagonismo sia politico che economico. La domanda che ci si pone riguarda la direzione presa da Riad, compresa tra la tradizionale identità religiosa e i tentativi di costituire un’identità nazionale sotto la spinta dell’erede al trono Mohammad Bin Salman.

La Siria, con la sua guerra oramai decennale, è l’altro Paese toccato dagli autori. In particolare, la lente si posiziona sugli anni di presidenza di Bashar Al Assad, al potere dal 2000 e alle prese con la lotta per la sopravvivenza dello Stato ereditato dal padre. Interessante poi il quadro fornito dallo stesso Alberto Gasparetto della Turchia, nazione che nel 2023 ha vissuto sotto l’incubo del disastro umanitario generato dal terremoto del 6 febbraio scorso e che pochi mesi fa si è recata alle urne per rieleggere, in delicate elezioni generali, il presidente Erdogan.

Tre capitoli infine vengono dedicati al nord Africa, regione che stenta a riappropriarsi di una propria identità dopo la primavera araba del 2011. Michela Mercuri, in particolare, analizza da vicino la situazione in Libia in costante evoluzione ma, al tempo stesso, perennemente oppressa da uno stallo iniziato con la caduta di Gheddafi e attualmente mai finito.

Pagine e capitoli in cui il lettore può quindi viaggiare idealmente in medio oriente, spaziando tra diverse epoche recenti e tra i fatti più eclatanti dell’attualità. Un viaggio che culmina quindi con una presa di coscienza della complessità regionale, ma anche delle potenzialità dell’intera area e della sua importanza nella nostra vita di tutti i giorni.