Intitolazione dell’IC “Andrea Camilleri” di Favara, parla da Arona il DS Giuseppe Amato: “Lodevole iniziativa ma bisogna portare avanti il nome dello scrittore in modo originale”

 

È di qualche giorno fa la notizia che l’Istituto Comprensivo “Bersagliere Urso – Mendola” di Favara (AG) ha cambiato la sua denominazione in I. C. “Andrea Camilleri”.

Il cambio di intitolazione è stato fortemente voluto dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Rosetta Morreale che, per l’occasione, ha indetto un concorso letterario destinato agli studenti delle scuole del primo e del secondo ciclo e dedicato a racconti in lingua italiana con contaminazioni dialettali.

Sulla questione si è espresso anche il Dirigente Scolastico Giuseppe Amato, professore agrigentino che dirige l’IIS “Enrico Fermi” di Arona (NO).

Amato fu il primo in Italia a fare intitolare qualche anno fa una scuola a Camilleri, un istituto comprensivo di Varallo Pombia. In quel frangente organizzò anche un concorso letterario dedicato allo scrittore siciliano e rivolto agli studenti delle scuole di tutte le regioni, che erano invitati a scrivere racconti in lingua italiana con richiami ai dialetti. Il concorso esiste tuttora ed è organizzato dall’IIS Fermi di Arona.

Adesso il dirigente scolastico agrigentino, che da anni si è trasferito in Piemonte per lavoro ma che non ha mai smesso di amare incondizionatamente la terra di origine tanto da ricordarla con numerosi progetti, pur esprimendo soddisfazione per il fatto che ci siano altri eventi in ricordo di Camilleri, ha sottolineato in una dichiarazione le varie somiglianze tra le proprie iniziative e quelle dell’istituto comprensivo di Favara.

Ecco come si è espresso sulla questione: “Ho appreso con vero piacere che vi è una seconda scuola in Italia dedicata ad Andrea Camilleri, cioè l’I. C. “Bersagliere Urso – Mendola” di Favara diretto dal DS Rosetta Morreale. Sono orgoglioso di essere stato il primo dirigente in Italia ad avere portato avanti una serie di iniziative legate al nome del grande scrittore siciliano, dall’intitolazione della scuola al concorso, e sono allo stesso tempo lieto di vedere che altre scuole stanno proseguendo sulla stessa scia, anche in considerazione del fatto che lo scopo delle mie iniziative è quello di portare avanti il nome, le opere e la filosofia, legata alla sicilianità, di Camilleri. Tuttavia credo che, anziché replicare le mie iniziative – intitolazione della scuola, concorso letterario con le stesse caratteristiche e lo stesso bando perfino nelle parole, murale dedicato allo scrittore siciliano nell’edificio scolastico come avevo già fatto io a Varallo Pombia – com’è accaduto nell’istituto di Rosetta Morreale, si debba realizzare qualcosa di più originale, dando spazio alla fantasia. Per questo invito la Dirigente ad allargare l’orizzonte delle iniziative e a portare avanti progetti nuovi rispetto a quelli già promossi da me, in questo modo penso che si potrà ricordare più efficacemente il nome del Maestro Camilleri perché sarà possibile spaziare in ambiti nuovi e maggiormente diversificati”.