A Torre Salsa si rischia lo scempio

Il "j'accuse" sulla situazione a Torre Salsa

Ho dedicato alla salvaguardia e alla conservazione del sito di Torre salsa 47 anni della mia vita. Per decenni ho compiuto studi sulla sua fauna marina e terrestre, facendo conoscere l’area con i miei servizi video e fotografici. Nell’arco di questi decenni ho guidato in loco svariate centinaia di persone, combattuto il bracconaggio, la pesca di frodo e la speculazione edilizia.

La mia è stata una battaglia di civiltà tesa alla conservazione di un prezioso lembo di costa siciliana caratterizzata da una spiccata diversificazione di specie e ambienti. Questa battaglia l’ho condotta per molti anni con l’appoggio determinante del WWF Italia che si spese in ogni modo per fare dichiarare riserva naturale questa costa .Il WWF per anni, tramite il compianto Franco Galia e Girolamo Culmone (ambedue direttori della riserva) condusse una concreta e mirabile attività conservazionistica.

Ma dopo è iniziata una fase discendente che, poco alla volta, ha segnato un lento e inesorabile declino culminato nei pareri favorevoli dati dal WWF alla costruzione del villaggio turistico della società Adler in un’area (zona SIC) cuscinetto fra la zona B della riserva e il confine esterno della stessa. Gli enti preposti hanno dato pareri favorevoli all’edificazione del villaggio. Una scelta, a parer mio, poco condivisibile. Ma c’è dell’altro: adesso si paventa anche l’occupazione dell’attigua spiaggia sottostante per attrezzarla ad esclusivo beneficio dei danarosissimi ospiti dell’esclusiva struttura turistica. E il tutto con buona pace per le specie animali.

Che dire poi riguardo la presenza sul cordone dunale della spiaggia di Bovo Marina, direttamente confinante alla riserva di Torre salsa, di due ristoranti ? Gli ambienti dunali sono rigidamente protetti dalle normative nazionali ed europee in quanto Siti di Interesse Comunitario. Quindi come è stato possibile realizzare questi autentici sgorbi in pieno demanio marittimo e forestale senza che nessuno se ne sia accorto? Sulla vicenda del villaggio turistico e dei ristoranti sulle dune pesa come una montagna l’inquietante silenzio di tutte le associazioni ambientaliste.