“La Bellezza del Dolore”, la mostra della scultrice Rosa Tirrito al teatro Pirandello di Agrigento

Continua da dicembre l’installazione di tre opere significative della mostra “La Bellezza del Dolore” dell’artista-scultrice siciliana Rosa Tirrito, all’interno del foyer del teatro Pirandello di Agrigento, realizzata in collaborazione con il distretto turistico.

 

 

La mostra completa “La Bellezza del Dolore”, che precedentemente ha preso vita all’interno della chiesa di San Lorenzo ad Agrigento, vuole raccontare trasversalmente, attraverso l’arte scultorea, la trasformazione del dolore in bellezza, in un gioco di opposti, dal buio alla luce.

In questo modo, attraverso le tre opere, l’artista esprime i diversi aspetti del dolore trasformato artisticamente in bellezza scultorea.

 

La Bellezza del Dolore

 

 

La prima opera “Hamina Ali”, realizzata nel 2015, è dedicata alla ragazza incinta ritrovata in aperta foresta, dopo essere stata rapita nel 2014 insieme a 219 ragazze di un liceo di Boko Haran, in Nigeria.

La seconda opera “Attentato al Bataclan”, realizzata nel 2015, è dedicata a Valeria Solesin e a tutte le persone decedute durante quel tragico evento a Parigi. Nell’opera viene rappresentata la Torre Eiffel, la Marianne e le idee illuministiche della Rivoluzione Francese, riprendendo il concetto del “Sapere Aude”, la ragione e lo spirito di libertà del popolo francese.

La terza opera “I Titani”, realizzata nel 2011, è dedicata ai Titani, figure mitologiche che rappresentano simbolicamente le forze primordiali del cosmo, che imperversavano sul mondo prima dell’intervento regolatore e ordinatore degli dei olimpici. I Titani sono l’emblema del dolore causato dal disprezzo e dall’odio.

 

La Bellezza del Dolore

 

Attraverso le tre opere l’artista esprime i diversi aspetti del dolore e trasmette un messaggio positivo che serve all’uomo per superare la sofferenza causata dal dolore, appunto, tramite l’allargamento dello sguardo verso spazi più estesi per riuscire a cogliere la bellezza dell’arte.

L’artista elabora attraverso l’arte il bisogno interiore di esprimere le forti emozioni dell’animo senza l’utilizzo delle parole e ricostruisce la storia e il mito in modo personale, permettendo al proprio io di integrarsi con la realtà, a volte, rifiutata. Raccontare, attraverso l’opera d’arte, permette all’artista di vivere sentimenti ed emozioni e di trasmetterli all’osservatore: i sentimenti e le emozioni che si riescono a spiegare e a comprendere ma anche quelli che, spesso, sfuggono alla logica e non trovano una spiegazione plausibile.

L’esposizione si concluderà insieme alla stagione teatrale 2021-2022 del teatro Pirandello.