“Tre amori conditi con miele e veleno”, il romanzo sull’amore e l’eros di Nunzio Beddia

 

“Tre amori conditi con miele e veleno”, edito da Jouvence, è il titolo dell’ultimo libro sull’amore e l’eros pubblicato da Nunzio Beddia, scrittore, filosofo e docente di Lettere in pensione.

 

Descrizione

Il libro è il resoconto di tre esperienze amorose che un professore a riposo confida a una diciottenne.

I due, incontratisi per caso in una villa comunale e scambiate due parole, decidono di continuare il dialogo tramite chat. Prende così corpo il racconto dei tre amori vissuti dal professore. Il primo è un amore contrastato ed equivoco, che si è acceso solo nell’insegnante; il secondo è un amore tutto sbilanciato sugli infuocati labirinti dell’eros; il terzo più che un amore vero e proprio è un tentativo abortito di amicizia e di amore.

Il libro nasce come critica a un famoso verso dell’Inferno di Dante Alighieri, il verso 103 del canto V: “Amor, ch’a nullo amato amar perdona”.

 

Estratti

Professore: “Camminavo, come al solito, senza una meta… quando d’un tratto mi capitò tra i piedi un foglio di carta gualcito, un poco sporco, un po’ colorato… Una scritta, piccola ma leggibile, vi stava nascosta…” 

“Deve essere bello, secondo me, essere vista come Cavalcanti vede la donna; essere fonte di sconvolgimento emotivo, e sapere che gli altri, apparentemente, mi vedono semplice e saggia, quando invece potrei anche essere fonte di disperazione e di distruzione per l’uomo.”

“Capii, essendo donna, cosa gli occhi degli altri cercavano guardandomi. Volevano il mio corpo, e più lo coprivo e più veniva desiderato, quasi implorato… E fu lo sguardo di un tale, a sua insaputa mio anfitrione, a darmi la possibilità di comprendere tutto.”

“Rimasi legata a quello sguardo che mi aveva sconvolta.”

 

Nunzio Beddia

 

Autore

Nunzio Beddia nasce a Cattolica Eraclea (AG) il 7 aprile 1948. Nel 1971 si laurea in Lettere classiche. Nel dicembre 1987 entra nel Cammino Neocatecumenale. Ne esce nel 2000. Allo scoccare del suo quarantacinquesimo anno conosce in un bar i fratelli Bonfilius (Aristide e la sorella Àrtemi), con i quali inizia un sodalizio culturale che dura ancora oggi. Con Aristide Bonfilius ha curato la stesura de “Il Cruciverba del Satiro” (2017), “Lettera sull’Apologia di Socrate” (2019) e di “Cristo e il tempio di Demetra” (2020). Con Àrtemi Bonfilius ha ripulito il romanzo “Somnium” (2019) e ultimato il romanzo epistolare “Clarissa” (2021).